Con il De Rerum Natura il pubblico di VeliaTeatro ieri sera ha avuto una nuova occasione di applaudire Roberto Herlitzka, un attore di rara versatilità e intensità drammatica. Nella sua traduzione, Tito Lucrezio Caro appare come una figura affascinante, in parte misteriosa che divulga la dottrina epicurea in forma poetica come poetica diventa la paura degli dei, la morte, la trasformazione delle cose del mondo. L’introduzione è stata a cura di Stefano Maso, Professore Associato Storia della Filosofia – Università Ca’ Foscari di Venezia. I contrappunti musicali sono invece stati eseguiti daFrancesco Venga e Vincenzo Meriani al violino, Matteo Parisi al violoncello. Il prossimo appuntamento di VeliaTeatro è in programma giovedì 10 agosto con “Lei dunque capirà” di Claudio Magris con Daniela Giovanetti con l’adattamento drammaturgico di Gioia Battista e la regia di Antonio Calenda. VeliaTeatro è organizzata dall’Associazione Culturale Cilento Arte di Vallo della Lucania ed è realizzata con il sostegno della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, Regione Campania, Comune di Ascea, Società Campana Beni Culturali (SCABEC), Ente Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni.

