Pietra Montecorvino apre la rassegna “Chi passa alla Locanda”

La musica è tutto. È uno specchio. È il modo di comunicare il mio amore e la mia passione, per soddisfare gli altri. E quando il pubblico è felice è compiuto il miracolo”. Così racconta il suo universo musicale Pietra Montecorvino, cantante, attrice e interprete sanguigna e viscerale che venerdì 9 dicembre alle ore 21 inaugurerà la rassegna “Chi passa alla Locanda”, il cartellone della Locanda del Mare, il porto d’inverno del Dum Dum Republic. Una voce unica e profonda, che fonde suono e fisicità in un discorso interculturale, contaminando terre e culture lontane, con incursioni nel mondo della musica popolare contemporanea, in un incrocio senza frontiere, sempre fedele a se stessa e alle “femmine del Sud”. Una Pietra che non urla più le sue canzoni, ma nei dischi ama passare attraverso “le emozioni silenziose, perché nella vita si impara sempre”. “Il palcoscenico è l’unico punto in cui sono sicura di me – racconta l’artista – riesco a fondere sia le pressioni della vita, che i disagi o la felicità. È un’alchimia che riesce ad emozionare perchè la prima ad emozionarsi sono io”.  Indipendenza mentale e libertà come essere umano, ma soprattutto una personalità artistica forte, definita dal regista John Turturro, che l’ha voluta tra i protagonisti del film “Passione”, come “…una donna unica nel suo genere, una persona autentica che non si lascia intimorire dal potere della realtà. È una narratrice, un’attrice …”. E poi c’è Napoli e il Sud, che sono sempre il punto di partenza, ma mai di arrivo, perché esistono il mondo e l’universo. “Finora sono riuscita a non farmi intrappolare – insiste Pietra Montecorvino – È fondamentale lasciare uno spiraglio per il sogno di volare. La vita è un volo. Io sono io, non seguo mode, non perdo tempo e quando amo, amo davvero, sogno l’impossibile anche se i sogni sono vicini alla realtà e la vita è tutta lì, negli spazi tra cielo e terra. Pietra è cambiata. È cresciuta, con la pazienza, l’amore per la vita e per gli altri, la responsabilità per i figli. Arriva un tempo, che non corrisponde ad un’età predefinita, in cui ti devi fermare e fare altre cose. Sono 10 anni che sto costruendo per esplodere alla grande e comunicare emozioni. Come diceva Triosi, “l’arte è di chi se la prende, non di chi la fa”. In programma per il prossimo febbraio anche l’uscita del nuovo lavoro discografico di Pietra Montecorvino, “Colpa Mia”, attualmente in preparazione: “È quasi tutto scritto da me, oltre ad un brano composto con mio figlio Fulvio Bennato, con l’arrangiamento di Salvio Vassallo. Ci sono grandi collaborazioni e di questo sono molto contenta. Tra gli ospiti anche Tonino Carotone, che ha collaborato con Manu Chao”.

 

Massima interprete della musica napoletana di respiro internazionale, sul palco della Locanda del Mare, Pietra proporrà un repertorio articolato, tra canzoni proprie, brani scritti da Eugenio Bennato e classici partenopei e internazionali rivisitati in una fusion creativa tra lo stile tradizionale e le nuove sonorità mediterranee. On stage con lei due musicisti di grande spessore, il polistrumentista Erasmo Petringa e il contrabbassista Daniele Brenca: “E poi ci sono, l’imprevedibilità dell’arte che va oltre il repertorio”.

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