Nasce a Massalubrense BookSophia, il primo festival della classicità

BookSophia è il primo Festival della Classicità: prevede incontri pubblici con personalità del mondo della cultura che nelle loro opere o nelle loro attività trasmettono la lezione classica di ‘Paideia’ opportunamente declinata nel mondo contemporaneo come ‘amore per il sapere’, ‘educazione all’incontro’, ‘cittadinanza attiva’. Nasce a Massa Lubrense (Na) in quella terra che fu un tempo Athenaion, territorio sacro ai greci, ai sanniti e ai romani; nasce da un’idea comune di Domenico Palumbo, Stefano Ruocco, Antonio Volpe, Claudio Volpe, da sempre impegnati con le rispettive associazioni (Archeoclub Massa Lubrense, Circolo Endas Penisola Sorrentina, Virgiliani di Meta) nella organizzazione di eventi culturali a caratura nazionale.
Questo primo festival trova appoggio e contributo da parte dell’amministrazione comunale di Massa Lubrense e riceve il supporto di sponsor privati; vede la partecipazione dell’Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli e di altre realtà associative presenti sul territorio lubrense, in primis l’Arcolaio di S. Agata sui due golfi, la Pro Loco Massa Lubrense, la Pro Loco Due Golfi, la Coldiretti Massa Lubrense.E’ stato richiesto Patrocinio MIUR, Ufficio scolastico regionale, Regione Campania, Città Metropolitana.
Il Festival si svolgerà nei giorni: giovedì 12- venerdì 13- sabato 14 ottobre 2017.

il Festival

Che cos’è BookSophia?
È il primo Festival dedicato alla Classicità: prevede incontri pubblici con personalità del mondo della cultura che nelle loro opere o nelle loro attività trasmettono la lezione classica di ‘Paideia’ opportunamente declinata nel mondo contemporaneo come ‘amore per il sapere’, ‘educazione all’incontro’, ‘cittadinanza attiva’. La mission è questa: dar voce alla civiltà del libro cui apparteniamo per incontrare e dialogare con altri popoli.

A chi è rivolto?
È rivolto al grande pubblico, ma soprattutto ai ragazzi degli ultimi anni dei licei classico e scientifico. Laboratori, discussioni letterarie, e filosofiche, lectio magistralis, incontri con i protagonisti delle ‘storie vere’ di resistenza quotidiana, passeggiate archeologiche lungo il territorio, dialogo tra le generazioni, performance artistiche, spazi liberi di confronto: BookSophia crede nel valore dell’incontro.

Perchè partecipare?
Perchè Booksophia vuole riporre il computer che conserva la memoria di tutto per provare a dialogare con l’uomo che, per ricordare, ha bisogno di esperienze, di simboli, di cultura condivisa. Partecipare a Booksophia non è un esercizio da intellettualoidi ma una passeggiata per curiosi: si passa dalle citazioni alle pagine manoscritte, dagli spezzoni di film alle chiacchiere, dalle opere d’arte alle arie musicali. Non un’insalata qualunquista, ma il tentativo di costruire quella città invisibile di cui parla Calvino quando dice che “di una città non godi le 7 o le 77 meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda”. E noi vogliamo coltivare le domande che prevedono il fallimento, la risposta errata, la risposta non completa, il fuori traccia. Perché i classici non descrivevano ma narravano e col narrare dicevano che cos’è l’umanità.

Perché a Massa Lubrense?
Massa Lubrense ha una storia antichissima: Terra delle Sirene, sede dell’antichissimo Athenaion di omerica memoria, tappa del Grand Tour ottocentesco; si candida ad essere il luogo più idoneo per parlare di storia e di storie: i posti, le pietre, i mestieri, le atmosfere, le stradine e le frazioni tutte favoriscono l’incontro. E BookSophia vuole fare dell’incontro il suo simbolo: perché un vero incontro è fatto di passione per la parola. Scritta o narrata. Antica o moderna.

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