Al via la rassegna TEATRO (alla deriva) dal 6 al 27 Luglio 2025 al Giardino dell’Orco

La rassegna Teatro (alla deriva) al Giardino, giunge alla sua XIV edizione, cambia pelle, si sposta di qualche metro, ma prosegue il suo viaggio.

Quattro spettacoli in scena il 6, 13, 20 e 27 luglio, con inizio alle ore 19.00, in un nuovo suggestivo scenario, ma sempre distante dal caos della città.

L’iniziativa, ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il tredicesimo anno, cambia il luogo di rappresentazione e si trasferisce al Giardino dell’Orco, sito in via Lago Averno n. 6 a Pozzuoli.

Anche il nome della rassegna si trasforma quindi in Teatro (alla deriva) al Giardino.

L’appuntamento con il teatro, stavolta non sulla zattera ma immerso nella natura del territorio flegreo, prevede gli spettacoli di quattro giovani e talentuose compagnie, che si misureranno con la nuova location e il nuovo orario di andata in scena.

«Nulla dura in eterno ma tutto si trasforma.

E così anche noi di ‘Teatro alla Deriva’, arrivati alla quattordicesima edizione, abbiamo ben pensato di trasferire questa ‘deriva’ in natura.

‘Teatro (alla deriva) al Giardino’ è il nuovo titolo di questa rassegna che si trasforma, dunque, ma senza perdere di vista alcuni concetti basilari.

Niente laghetto e niente zattera, ma la splendida e inedita cornice del Giardino dell’Orco, sul lago d’Averno (che farà da quinta naturale agli spettacoli), a pochi passi dalle stesse Stufe di Nerone.

Qui, sotto un albero dai grandi rami che si estendono in tutte le direzioni, una sorta di presenza beckettiana silenziosa e intrigante, andranno in scena, e senza l’ausilio di luci artificiali, i lavori selezionati.

Questo luglio, quindi, il pubblico sarà chiamato a vivere con noi l’esperienza del teatro a filo di tramonto (l’inizio degli spettacoli è previsto alle ore 19.00) e con intorno un panorama unico, con il lago d’Averno e le colline circostanti alle spalle degli attori, con la luce che andrà a spegnersi giusto in tempo per consentire agli spettacoli di essere portati e termine.

Mi auguro e ci auguriamo vivamente che il folto e affezionato pubblico che ci ha accompagnati sulla zattera nei precedenti tredici anni abbia voglia di godersi con noi anche il teatro nella natura di questa nuova edizione.

Certissimi che l’esperienza non sarà da meno.”

Si comincia con un lavoro su Chaplin, “Charlie Chaplin (l’uomo dietro la maschera)”, il 6 Luglio, con la regia di Franco Nappi. Una sorta di ritratto che va ben al di là del canonico modo di raccontare questo grandissimo artista, che fu ben altro che lo Charlot conosciuto e amato in tutto il mondo. Mario Autore, già nel ruolo di Eduardo De Filippo nel film diretto da Sergio Rubini, interpreta quindi un uomo inquieto, fattivo, dall’infanzia complicata, dagli amori molteplici e dagli ideali non scontati.

Il 13 Luglio va in scena, invece, una rilettura di uno spettacolo comico cult, “Francesca da Rimini-Un Disastro Comico”, con la regia di Vittorio Passaro, e con in scena, tra gli altri, Domenico Pinelli, altro interprete del film sui De Filippo con la regia di Rubini. In questo divertentissimo gioco di teatro nel teatro, i quattro interpreti innestano da subito la marcia più alta, dando vita ad un fuoco di fila irresistibile di gag, qui pro quo e scarti semantici e linguistici.

Un debutto assoluto, invece, il 20 Luglio, per la regia di Fulvio Sacco, “Caivano dreamin’”, fantasioso racconto nel quale si immagina l’incontro casuale di due immigrati napoletani, guarda caso entrambi di Caivano, in una New York di inizio Novecento. Questi due strani figuri, che si conoscono in circostanze particolari, danno così vita ad un racconto sul filo del surreale, tra ironia e grottesco, nel quale a prevalere è il desiderio di cambiare la propria vita e, in certo qual senso, anche il mondo.

Si chiude con “La voce a te dovuta”, il 27 Luglio, con la regia di Ettore Nigro. In questo lavoro due gemelle, identiche ma totalmente diverse per concezione della vita e approccio alla realtà, si misurano con la realizzazione di un podcast che possa aiutare il mondo femminile a usare la propria voce nel tentativo di cambiare le cose, Il conflitto tra le due prenderà strade diverse, tra momenti poetici ed altri surreali, mettendo gli spettatori come davanti ad uno specchio»

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